Haiti – Ospedale Saint Damien NPFS Port au Prince

Haiti – Ospedale Saint Damien NPFS Port au Prince

Il progetto prevede la costruzione di un nuovo reparto di maternità presso l’Ospedale Saint Damien NPFS di Port-au-Prince ad Haiti.

Haiti,  sconvolta a gennaio dal terribile terremoto, ha il tasso di mortalità materna più alto del continente americano (680 decessi per 100.000 nati vivi, contro l’8/100.000 dei paesi europei)

Ugualmente la mortalità infantile è la più alta del continente americano: nel 2004 è risultata pari al 32/1000. Lasciamo a voi pensare quale sia la situazione post-terremoto, aggravata a dismisura dalla recente insorgenza del colera.

L’obiettivo del progetto è quello di:

  • attivare un servizio di assistenza alla gravidanza ed al neonato in tre aree ad alta densità di popolazione e basse condizioni economiche;
  • attivare un punto nascita per gravidanze ad alto rischio identificate presso i poliambulatori periferici all’interno dell’ospedale.

Il progetto, condotto dall’Associazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, che da 50 anni accoglie nelle proprie case ed ospedali in America Latina bambini orfani ed abbandonati, vede impegnata “La Gomena” nel finanziamento della realizzazione dell’impianto di canalizzazione dei gas medicali nel nuovo reparto maternità.

Immagine tratta dal sito http://saintdamienhospital.nph.org/

Immagine tratta dal sito http://saintdamienhospital.nph.org/

Haiti – 25 giugno 2011

Il nostro progetto principale suggeritoci dalla Fondazione Francesca Rava per l’anno 2010/ 2011 prevedeva il finanziamento della realizzazione dei condotti dei gas medicali per la sala operatoria del reparto maternità dell’Ospedale Saint Damien a Port au Prince in Haiti.  Sandro Priorelli e la targa de "La Gomena"

Avuta notizia della definitiva realizzazione del progetto il 25 Giugno mi sono recato in Haiti per visitare personalmente l’ospedale Saint Damien e più in generale per conoscere gli operatori e tutte le strutture che in quell’isola martoriata vivono ed erogano grazie all’opera internazionale NPH ( Nuestros Pequenos Hermanos) in favore della quale, abbiamo lavorato con tanto impegno ed entusiasmo in quest’ultimo anno.

Partito pieno di preoccupazioni di vario genere circa la precarietà della sicurezza e della situazione sanitaria, ho capito subito fin dalla prima ora di star vivendo un’esperienza unica, esaltante.

Ho potuto verificare che le organizzazioni alle quali ci eravamo affidati ( NPH e Francesca Rava) lavorano con una serietà, una dedizione e una competenza straordinaria e a volta addirittura commovente, garantendo cure ed assistenza medica completamente gratuita a tutte le persone che si rivolgono alle loro strutture.

Ho potuto verificare che nelle mani di quello straordinario personaggio che è Padre Rik, il responsabile di NPH, ogni Euro raccolto dalla nostra associazione, ogni centesimo non solo non è sprecato ma, quasi in una moderna riedizione della moltiplicazione di pani e pesci, produce davvero tanto tanto più del suo banale valore intrinseco.

L’esperienza mi ha così coinvolto che vorrei parlarne molto più a lungo, e meriterebbe davvero, ma voglio solo condividere con voi la gioia di aver partecipato a una piccolo grande progetto all’interno di un disegno grandioso pensato e gestito in maniera esemplare dalla fondazione Rava e dall’associazione NPH.

E’ stato una bella fatica e un onore.

Che ora si trasforma in coraggio ed entusiasmo per i prossimi progetti.

Una delle sale d'attesa dell'ospedale

Una delle sale d’attesa dell’ospedale

 

 

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